di Antonella Garzilli

Terzo Appuntamento di Colori d’Autunno / di Antonella Garzilli, architetto

Nei giorni 30 e il 31 Ottobre la  “Stagione dei colori” è giunta al suo terzo appuntamento : perfetta e armonica fusione di cultura, arte, architettura, paesaggio, territorio, tradizione, enogastronomia. In Alta Irpinia vivere tali esperienze è possibile e in questi giorni si è concretamente realizzato un progetto-esperimento “multiculturale” e “multisensoriale”. Ne è stato teatro un luogo simbolo della terra tra Irpinia e Lucania : la Ex-Fornace di laterizi di S. Andrea di Conza. Questo manufatto che dal suo “cuore interrato”, rappresentato dal prezioso forno Hoffmann, si staglia nel cielo con il segno potente e forte della sua ciminiera, è un affascinante esempio di recupero industriale. Per un’ intera giornata questo bellissimo spazio multiforme, arricchito dall’esposizione delle opere di 15 artisti armeni e da una mostra fotografica sulle fabbriche, ha ospitato persone, giovani studenti, professori, architetti, visitatori. Si sono svolti dibattiti e confronti sull’arte, sull’architettura, sull’archeologia, sul riuso e sulla fruizione degli spazi, ma anche sul territorio e sull’economia dell‘Irpinia. La cultura a S. Andrea di Conza è anche di piu’ : è ambiente e agricoltura, è sapori e profumi, è scoperta di nuovi paesaggi. L’esperienza dei colori è cultura anche attraverso gli itinerari del gusto e le escursioni lungo territori inesplorati. Dunque la fornace è ritornata “viva”, con un nuovo e diverso “cuore pulsante”, accogliendo attraverso i suoi e i nostri colori, uomini, idee, esperienze. Si trasforma cosi’ il significato degli ex-opifici : la fabbrica diventa effettivamente un luogo del pensiero collettivo, un luogo di scambio e relazione. In questi giorni si è parlato anche di sogni e di obiettivi. A tal proposito, vorrei fare un’ultima riflessione. Io credo che la vera sostanza dell’uomo, cio’ che rende piena e consapevole l’esistenza sono i sogni. Mentre cio’ che dona vita e nuova linfa ai nostri paesi, ai centri storici e alle architetture sono gli uomini stessi. Dunque saranno gli uomini con grandi sogni a rianimare e rivitalizzare i nostri piccoli luoghi. Grandi uomini possiamo essere tutti noi se riusciremo a pensare in grande e a sognare insieme. E’ proprio il termine seminagione che incarna tutto questo : seminagione di sogni, di bellezza, di cultura.   Infine vorrei fare i miei complimenti ed esprimere il mio grazie ad Angelo Verderosa, ad Agostino Della Gatta, ad Antonio Vespucci, a Giacomo Tropeano e a tutto il gruppo organizzativo locale che con entusiasmo trasmettono la passione per questo territorio e che con impegno e generosità hanno dimostrato ancora una volta che è possibile passare dalle buone idee ed intenzioni alle buone pratiche concrete, ovvero dal sogno all’obiettivo. Grazie anche a Licia che con la sua delicatezza e gentilezza ha allietato la cena di sabato.

Una risposta a di Antonella Garzilli

  1. agostino ha detto:

    Grazie ad Antonella per il bel testo e per la sua partecipazione e collaborazione!

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